L’architettura dei supporti

Lo studio di fattibilità dell’intervento conservativo, in tutti i suoi momenti, ha previsto sempre la realizzazione di idonei sostegni; si tratta di una fase operativa complementare al restauro vero e proprio che è stata denominata “architettura dei supporti”. Il primo supporto interinale è stato predisposto per le indagini preliminari che si sono svolte in situ nel mese di novembre 2011: la documentazione fotografica, la radiografia, la scansione laser 3D, gli iniziali saggi di pulitura sulla scorta delle indicazioni delle indagini istochimiche.
Per sottoporre la scultura alla TAC è stato invece messo a punto un secondo supporto, finalizzato a tale scopo, e progettato secondo le indicazioni suggerite dai tecnici della Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Quest’ultimo ha permesso di collocare la scultura in posizioni ortogonali tra loro, al fine di consentire il rilevamento di tutte le sezioni, anche di quelle delle braccia, e permettere la rotazione continua dell’opera sulla piattaforma mobile dell’apparecchiatura.
Il secondo supporto, con il Crocifisso in posizione verticale, è stato utilizzato anche nelle fasi di montaggio e smontaggio della mostra Donatello svelato. Capolavori a confronto (Padova, Museo Diocesano, 27 marzo 2014 – 26 luglio 2014), e durante la ricollocazione nella cappella ai Servi.

Si rimanda al contributo negli atti della giornata di studio:
Angelo Pizzolongo, Catia Michielan, Il restauro del Crocifisso di Donatello della chiesa dei Servi di Padova: metodologia e problematiche.

Progetto e disegni di Angelo Pizzolongo.

www.donatello.beniculturali.it