La prima indagine eseguita è stata la radiografia analogica integrale della scultura, commissionata alla ditta Diagnostica per l’arte Fabbri di Davide Bussolari (Campogalliano – MO), che ha permesso di individuare il sistema di innesto delle braccia, la presenza di chiodi di diverse epoche e con diverse funzioni (alcuni sono strutturali, come quelli in corrispondenza del massello dei piedi, altri servivano per sostenere una corona di spine posticcia e uno dei perizomi), l’ampiezza della fenditura da ritiro radiale del massello presente sulla schiena.
Le riprese evidenziano la particolare natura dell’opera, realizzata in legno di pioppo, la cui superficie è stata mantenuta scabra per svolgere una funzione aggrappante delle successive stesure di stucco modellante, variabili da 1 mm, come nel caso delle cosce e del torace, a 20 mm per le ciocche dei capelli che scendono ai lati della fronte, realizzate su una semplice sbozzatura del legno, anima portante del modellato plastico