Radiografia analogica

La prima indagine eseguita è stata la radiografia analogica integrale della scultura, commissionata alla ditta Diagnostica per l’arte Fabbri di Davide Bussolari (Campogalliano – MO), che ha permesso di individuare il sistema di innesto delle braccia, la presenza di chiodi di diverse epoche e con diverse funzioni (alcuni sono strutturali, come quelli in corrispondenza del massello dei piedi, altri servivano per sostenere una corona di spine posticcia e uno dei perizomi), l’ampiezza della fenditura da ritiro radiale del massello presente sulla schiena.

Le riprese evidenziano la particolare natura dell’opera, realizzata in legno di pioppo, la cui superficie è stata mantenuta scabra per svolgere una funzione aggrappante delle successive stesure di stucco modellante, variabili da 1 mm, come nel caso delle cosce e del torace, a 20 mm per le ciocche dei capelli che scendono ai lati della fronte, realizzate su una semplice sbozzatura del legno, anima portante del modellato plastico

Radiografia digitale

Una successiva campagna radiografica digitale è stata eseguita nel mese di luglio 2013 presso i laboratori della Fondazione Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale”. I risultati ottenuti sono molto simili e complementari a quelli forniti dalla TAC. Di seguito è possibile visionare sia le riproduzioni bidimensionali (reale e invertita) sia i montaggi tridimensionali.

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